Con l’imminente rientro a scuola di docenti ed alunni anche nelle regioni che avevano procrastinato la DaD fino al 1° febbraio si tornerà alla auspicata normalità.

Epilogo di una confusione annunciata. I DS non hanno facoltà di valutare i titoli
Il termine “confusione” deriva dal latino [confusio -onis, der. di confundĕre «confondere», part. pass. confusus].
Confondere è la parola più appropriata per descrivere l’effetto prodotto dall’articolo 8 dell’OM 60/2020 e la relativa nota di chiarimento del Capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione Marco Bruschi.
Qualora la notizia di un blocco della mobilità nella scuola dovesse essere vera sarebbe un fatto grave e senza precedenti.

Riprendo la frase assunta come motto dai docenti della scuola dell’Infanzia – statale e non – ai tempi in cui si esprimevano perplessità riguardo l’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni (decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65) perché poco o niente è cambiato da allora, anzi, è ormai acclarato che la scuola dell’Infanzia è davvero figlia di un Dio minore! È un'istituzione dello Stato, al pari degli altri ordini e gradi scolastici. Ha finalità e Traguardi di sviluppo delle competenze da raggiungere, definiti nelle Indicazioni Nazionali 2012 e Nuovi scenari 2018. È inserita nel percorso formativo unitario 3 -14 anni negli Istituti Comprensivi e 3 - 19 anni negli Istituti Omnicomprensivi. I docenti che vi operano hanno gli stessi diritti/doveri dei colleghi della Primaria, Secondaria di primo e secondo grado, medesima modalità di assunzione e identico Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.