Giugno 06, 2023

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Scuola, sanzioni disciplinari per i docenti

 

Si affrontino le questioni con logiche condivise e di sistema.

Sconcerta non poco la querelle di questi giorni tra le organizzazioni sindacali firmatarie lo scorso 19 aprile 2018 del CCNL, l’ANP e lo stesso Miur, riguardo la responsabilità disciplinare del personale docente ed educativo.

È evidente che il combinato disposto dell’art. 12 e dell’art. 29, del suddetto contratto, delineano un chiaro rafforzamento del poter disciplinare in capo ai dirigenti scolastici in perfetta coerenza con il modello di scuola ex legge 107/2015, basato sull’idea che, per consentire l’efficace esercizio dei poteri dirigenziali, sia necessario eliminare ogni forma di partecipazione, confronto e dissenso democratico.

Dopo la chiamata diretta, prioritario ridefinire gli ambiti territoriali

 

In una nota inviata al ministro dell’Istruzione, il prof. Francesco Greco, Presidente dell’Associazione Nazionale Docenti chiede che si intervenga per modificare profondamente i cosiddetti “Ambiti Territoriali”.

“Salutiamo con favore–scrive il prof. Greco- il recente accordo sulla cancellazione della “chiamata diretta” che anticipa l’eliminazione legislativa di uno degli istituti più deleteri della legge 107/2015 e reindirizza la scuola verso i più consoni binari del rispetto dell’ordinamento costituzionale. Un intervento necessario verso il superamento delle aberrazioni prodotte dall’inveterata “buona scuola” e delle umiliazioni fatte patire ad un’intera categoria professionale.

Cinque Stelle, sulla scuola forse solo barzellette da campagna elettorale?

 

Legge 107/2015: chi può esserne il più accorto custode ed attuatore, in continuità con la sua esperienza di collaborazione con chi quella legge ha proposto?

Al fine di fugare ogni equivoco, per chiarezza di fronte agli elettori, il candidato premier dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, oggi ha rilevato il nome: Salvatore Giuliano.

Sulla vicenda della scuola di Alessandria, il MIUR faccia chiarezza

 

L’Associazione Nazionale Docenti chiede al Ministro un’ispezione che accerti i fatti.

La vicenda occorsa l’8 febbraio 2018 ad una docente di una classe prima dell’Istituto Tecnico Commerciale “Leonardo Da Vinci” di Alessandria, venuta alla luce sulla stampa nazionale solo nei giorni scorsi, ha destato scalpore e suscitato varie riflessioni sul decadimento del rapporto insegnanti-alunni-genitori, specchio della crisi di valori della società odierna, che rende difficile la collaborazione ed il dialogo all’interno della comunità educante.

Aggressioni ai docenti, le istituzioni intervengano con fermezza

L’AND pronta a sostenere i colleghi nei modi e nelle forme che la legge prevede

“Il continuo ripetersi di gravi atti di violenza nei confronti dei docenti, espressione di un diffuso malessere sociale che appare trovare nella scuola il luogo privilegiato di sfogo, denota una situazione preoccupante e allarmante”, ha dichiarato il Prof. Francesco Greco, Presidente dell’Associazione Nazionale Docenti, nel corso del Consiglio Nazionale tenutosi a Napoli lo scorso 18 febbraio 2018. “Occorre - ha proseguito Greco- da parte delle istituzioni una forte ed autorevole presa di posizione a difesa di una categoria sempre più debole ed isolata.

La violenza da qualunque parte provenga va respinta con fermezza.”

Costruiamo insieme una grande organizzazione della docenza

Se i grandi cambiamenti si fanno con i numeri, la scuola ha i numeri per portare avanti le proposte per cambiare il ruolo dell’istruzione nel nostro Paese.
Chi conosce può scegliere, e chi sceglie è libero, e solo chi è libero può raggiungere gli scopi che si prefigge, realizzarsi, cercare la felicità. Ma anche assumersi le proprie responsabilità, inscindibili dalla libertà, di praticare la giustizia e realizzare una società migliore.
Questi obiettivi legittimano l’esistenza di una scuola democratica, il nostro ruolo di docenti e la nostra funzione, garantiti dalla Costituzione.
Il tuo contributo è importante per costruire insieme una grande organizzazione unitaria dei docenti e per le riforme che proponiamo.
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