Marzo 25, 2023

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L’Italia spende sempre meno per l'istruzione, ma non per il debito che cresce

 

“La doccia fredda è arrivata tra le righe.: l’Italia spende per il debito pubblico quanto investe nell’istruzione. A dirlo è stato ieri il vicepresidente della Commissione Ue per gli Affari finanziari Valdis Dombrovskis commentando la messa in mora nei confronti del nostro paese per il debito eccessivo: «Le recenti politiche dell'Italia hanno inflitto danni». È stato il suo commento. Seguito da una considerazione ancora più diretta.

Riscatto della laurea, simulatore di calcolo

 

L’INPS, con il messaggio 1609 del 19 aprile 2019, comunica di aver messo a disposizione un simulatore che consente di effettuare il calcolo dell’onere di riscatto, sulla base dei dati immessi e con riferimento all’anno corrente.

Il risultato del calcolo ha mera valenza orientativa,  quello effettivo sarà comunicato con apposito provvedimento, a seguito della presentazione della domanda di riscatto.

Di seguito il testo del messaggio

Mariasilvia Spolato, l’insegnamento di una docente illuminata

 

Una mente illuminata che lascia a tutti noi un grande insegnamento, lottare per i propri principi è affermazione della dignità dell’uomo e della sua libertà e che il docente, chiamato a formare le nuove generazioni, è imprescindibilmente vincolato al loro perseguimento, se non vuole che i suoi insegnamenti siano sterile nozionismo.

Forum globale internazionale pedagogico IPF-2019

Il Forum internazionale pedagogico IPF-2019 si svolgerà dal 4 all'8 novembre 2019.

Il forum è organizzato dall'Istituto europeo per lo sviluppo dell'istruzione, che è impegnato nello scambio internazionale di esperienze tra insegnanti.

Permessi per il diritto allo studio, domande entro il 15 novembre 2018

 

Scade il prossimo 15 novembre il termine per presentare la domanda per il diritto allo studio (150 ore), con decorrenza dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019.

La domanda può essere presentata sia dai docenti a tempo indeterminato che a tempo determinato.

Campagna straordinaria iscrizioni, quota di adesione 1 euro al mese

Ti chiediamo di unirti a noi per realizzare insieme una grande organizzazione unitaria della docenza per rappresentare le istanze dei docenti, con proposte concrete e obiettivi chiari volti a valorizzare la professione, a ridare dignità sociale ed economica al nostro lavoro, e per sostenere il progetto di una scuola democratica basata sull’elettività degli organi di governo.
Se i grandi cambiamenti si fanno con i numeri, UNITI avremo i numeri per portare avanti queste proposte.

Assegnazione docenti alle classi, ecco quando le modifiche sono illegittime

 

A volte per fatti assolutamente oggettivi è possibile modificare l’assegnazione di un docente alle classi anche dopo 20 giorni dall’inizio delle lezioni. È utile sapere che, in molti casi, la modifica dell’assegnazione dei docenti alle classi, oltre il ventesimo giorno dall’inizio delle lezioni, è un atto gravemente illegittimo.

Caso illegittimo di modifica dell’assegnazione del docente alle classi

Autonomia differenziata, la fine della scuola statale

 

Pronto il dono del governo alla scuola italiana, i Re Magi sono partiti

Oggi, venerdì 21 dicembre 2018, in pieno clima pre natalizio, il Consiglio dei Ministri ha preparato il suo dono per gli italiani, avviando la discussione sulle intese tra Stato e Regioni in applicazione dell’art. 116, terzo comma della Costituzione.

Il Presidente Conte, il Ministro Salvini e il Ministro Stefani, in conferenza stampa, hanno dichiarato che l’istruttoria tecnica con i vari ministeri per la predisposizione delle specifiche intese sarà conclusa entro il 15 gennaio per poter arrivare alla deliberazione del Consiglio dei Ministri entro il 15 febbraio.

“La regionalizzazione della scuola, come di altre istituzioni pubbliche, promossa dalla Lega e avvallata dal M5S, ha compiuto il primo passo verso l’approvazione: venerdì 21 dicembre la cosiddetta “autonomia differenziata” – prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione ma in 70 anni mai attuata – è stata infatti illustrata in Consiglio dei ministri, dando così il via alla discussione nei palazzi della politica nazionale sulla formazione delle leggi di stampo regionale, fornendo così ampia autonomia per la formazione delle norme su diversi ambiti, come l’istruzione, la salute, il lavoro, la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.” (Tecnicadellascuola.it).

Per quanto ci riguarda, sul punto ci siamo già chiaramente espressi con il comunicato “No alla regionalizzazione dell’istruzione, no all’abolizione del valore legale dei titoli di studio

Dalla scuola gramsciana a quella delle competenze: evoluzione o involuzione?

 

Di  Alvaro Belardinelli - 22/10/2018

Tecnicadellascuola

“Che direbbe oggi Antonio Gramsci della direzione verso cui la Scuola italiana sta andando? Che direbbe della didattica “per competenze” e degli attacchi alla tradizionale impostazione della Scuola basata sulle conoscenze “forti”, tipica della Scuola italiana?

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