Note & Interventi

Fa discutere l’attivazione del nuovo liceo del made in Italy. Si contesta soprattutto la progressiva eliminazione del Les

L'avvio delle iscrizioni al nuovo liceo fissato per il 23 gennaio 2024

di Pio G. Sangiovanni

Non è ancora partito, ma già è fatto oggetto di critiche bipartisan, soprattutto da parte del mondo della scuola, da coloro cioè che la materia la masticano bene. Stiamo parlando del nuovo liceo Made in Italy, il cui percorso di studi è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 2023 e le cui classi prime saranno attivate già a partire dall’anno scolastico 2024/25. La procedura operativa è stata attivata con la circolare contenente le istruzioni pratiche per l’iscrizione, diffusa alle scuole e alle Regioni il 28 dicembre. In una nota congiunta il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy hanno comunicato che «Le famiglie potranno selezionare questo nuovo percorso scolastico sulla piattaforma UNICA a partire dal 23 gennaio 2024», mentre per il resto degli indirizzi scolastici la data fissata per l’avvio delle iscrizioni resta quella già nota dl 18 gennaio.

Il nuovo liceo del Made in Italy potrà essere attivato solo dalle scuole statali e paritarie in cui è già presente il percorso del Liceo delle scienze umane – opzione economico sociale. Si tratta della versione definitiva contenuta nella Legge 27 dicembre 2023, n. 206 che inizialmente, prevedeva la soppressione di quest’ultimo in favore del primo. Poi, a seguito delle preoccupazioni avanzate da reti scolastiche e sindacati, l’opzione è rientrata, per cui per l’anno scolastico 2024-25 è prevista la convivenza dei due licei, ma per un numero complessivo di classi prime non superiore a quello delle classi prime funzionanti nel corrente anno scolastico.
Si tratta, tuttavia, di un semplice rinvio nel tempo, infatti al comma 4 dell’art. 18 si prevede chiaramente che “contestualmente, l’opzione economico-sociale presente all’interno del percorso del liceo delle scienze umane, di cui all’articolo 9, comma 2, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica15 marzo 2010, n. 89, confluisce nei percorsi liceali del made in Italy, ferma restando, per le classi successive alla prima, la prosecuzione, ad esaurimento, dell’opzione economico-sociale”.

Insomma, il Liceo delle scienze umane-opzione economico sociale è la vittima designata del nuovo Liceo made in Italy. Un fatto che sta suscitando discussioni e critiche da parte di docenti, ma anche di dirigenti scolastici ed organizzazioni di categoria che pongono innanzitutto il problema del quadro orario e delle discipline di insegnamento. Un dato emerge chiaramente: sono in molti coloro che annunciano la loro contrarietà alla proposta di attivazione del liceo del made in Italy in sede di collegio dei docenti.
Richiesta di attivazione delle prime classi che, si legge nella circolare, “dovrà essere presentata dall’istituzione scolastica interessata, contestualmente, alla Regione e all’Ufficio scolastico regionale entro il 15 gennaio 2024 per le necessarie verifiche e ai fini del “previo accordo” di cui al comma 5, dell’articolo 18, della legge, che dovrà essere definito entro il 20 gennaio 2024”. E, infine, la chiosa finale che ribadisce il fatto che “A garanzia del rispetto delle clausole di invarianza finanziaria previste dalla legge, l’attivazione delle prime classi del liceo del made in Italy deve prevedere la rinuncia da parte dell’istituzione scolastica all’attivazione di un numero corrispondente di classi prime del Liceo delle scienze umane – opzione economico-sociale”.

ALLEGATI
m_pi.MADE-IN-ITALY-0041308_28-12-2023 – AVVIO DEL PERCORSO DEL LICEO MADE IN ITALY

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